di Saverio Simonelli
C’è anche Tolkien con i suoi hobbit nel pantheon letterario del nuovo Pontefice. Nell’Omelia della messa di Pasqua 2008, l’allora cardinal Bergoglio, soffermandosi sulla dimensione del cammino – che come abbiamo visto in questi giorni gli è particolarmente cara – cita infatti accanto alle grandi figure della mitologia classica come Ulisse ed Enea, proprio l’autore del Signore degli Anelli ed i piccoli mezzuomini, interpreti particolari ci spiega della “dimensione del cammino” inteso come ritorno a casa, al focolare, e li menziona accanto all’amato Holderlin, il poeta che gli è più caro.
“Nella letteratura contemporanea – spiega il futuro papa Francesco – Tolkien ritrae in Bilbo e Frodo l’immagine dell’uomo che è chiamato a camminare e i suoi eroi conoscono e attuano , proprio camminando, il dramma” della scelta “tra il bene e il male”. Ma è una lotta, aggiunge, in cui non manca la dimensione del “conforto e della speranza” . “L’uomo in cammino – spiega – ha in sé la dimensione della speranza: entra nella speranza. In tutta la mitologia e nella storia risuona l’eco del fatto che l’uomo non è un essere fermo, stanco, ma è chiamato al cammino, e se non entra in questa dimensione si annulla come persona e si corrompe”.
Accanto a Dostoevskji e Borges, quindi, e in compagnia di Holderlin c’è quindi Tolkien. E forse non è un caso quest’ultimo accostamento considerando che, seguendo anche una luminosa interpretazione di Romano Guardini, il poeta tedesco è tra le figure letterarie che maggiormente evoca la dimensione simbolica degli elementi naturali con evocazioni quasi bibliche, di grande intensità mistica, un po’ come i personaggi della Terra di mezzo che nella loro ‘piccolezza’ fanno risuonare l’eco di un mondo smisurato di richiami storici, filologici e letterari, testimoniando che dietro ogni parola c’è un patrimonio di immagini, sguardi e visioni che hanno formato la coscienza umana nei secoli. E in fondo anche questo, per i lettori è un po’un mettersi in cammino, dalla superficie del testo al mistero del simbolo.
(Si ringrazia Maurizio Serio, Editor per Rubbettino, per la preziosissima segnalazione)
Una bella scoperta… Molto interessante!!
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The point is not wheter this Pope is a Tolkien fan or not… as a matter of fact, former cardinal Bergoglio quoted some of his characters as a metaphor of a religious theme “the spirituale journey”. That’s it. As a cultural journalist I reported this very remarkable quotation.
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che roba sono i “richiami filologici”?
riferimenti culturali alle sue fonti, nel caso di Tolkien testi antichi della tradizione antico inglese, nordica, tedesca, poemi come il Beowulf o Sir Gawain e il cavaliere verde…lui ha insegnato per decenni queste cose che facevano parte del suo immaginario…
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